Certosa di Pavia - Italia
Avevamo sempre sentito parlare della Certosa di Pavia, ma non c'era mai stata l'occasione giusta per visitarla. Finalmente ci siamo andati e ne siamo rimasti pienamente soddisfatti.
La Certosa di Pavia si trova poco fuori dalla città ed è raggiungibile in 10 minuti d'auto, che va lasciata nel parcheggio apposito: si tratta di un ampio e comodo parcheggio sterrato, situato poche decine di metri prima dell'ingresso della Certosa e ben segnalato. Vi è anche un'area camper con alcuni servizi, ma sia l'area camper che il parcheggio sono a pagamento. La tariffa oraria per le auto è di 2€. Una volta parcheggiata la macchina, ci incamminiamo lungo il fitto viale alberato che conduce alla Certosa, di cui si inizia a intravedere la facciata. L'ingresso alla Certosa è gratuito, quindi vi basterà oltrepassare il cancello per trovarvi dentro al grande cortile, proprio di fronte al monumento.
Informandoci online, sapevamo che erano previste delle visite guidate gratuite per vedere gli interni, ma al nostro arrivo non vi era alcuna indicazione, nessun cartello o persona addetta a cui chiedere informazioni. Siamo entrati nella Certosa insieme ad altri turisti spaesati, che ogni tanto sentivamo mormorare che la visita sarebbe iniziata presto, ma nessuno sapeva nè come nè dove. Dopo un quarto d'ora di vagabondaggio tra la navata centrale ed il cortile esterno, un signore ci si avvicina per dirci che la visita guidata sarebbe iniziata a breve dalla cancellata della navata centrale.
Insomma, l'inizio della nostra esperienza in Certosa è stato un po' deludente... anche a visita ultimata (di cui siamo molto soddisfatti), continuo a pensare che basterebbe un semplice cartello all'ingresso che dica ai turisti di aspettare davanti alla cancellata per prendere parte alla prima visita guidata disponibile. Ad ogni modo, all'interno della Certosa sono vietati video e foto.
Dopo una ventina di minuti di attesa, arriva un monaco cistercense che ci apre e ci conduce nel tour dei vari ambienti. La sua spiegazione è molto rapida, cantilenante, la voce un po' flebile ci obbliga a stargli sempre vicino per capire cosa dice. Le spiegazioni però sono interessanti e ci facciamo coinvolgere dall'atmosfera sacra di quel luogo di culto così bello e maestoso.
Durante la visita guidata, si possono vedere:
il monumento funebre di Ludovico il Moro e Beatrice d'Este;
il coro ligneo e l'altare principale;
la Tomba di Gian Galeazzo Visconti;
il chiostro piccolo;
il refettorio;
il chiostro grande e le celle dei monaci.
Il monaco che ci guida per la Certosa ci racconta non solo la storia di questo immenso complesso e delle sue opere d'arte, ma ci guida in una interessantissima spiegazione della vita monastica, della quotidianità di un monaco e delle differenze tra i diversi ordini di monaci. Oggi qui non vivono più i monaci certosini, ma rimangono alcuni monaci cistercensi che si dedicano alle visite guidate ed alla produzione di prodotti agricoli come miele, riso e tisane.
Non essendovi un biglietto di ingresso, alla fine del tour si può lasciare un'offerta o acquistare qualche prodotto dei monaci nel loro piccolo negozio all'uscita.
STORIA
La costruzione della Certosa di Pavia fu iniziata nell'agosto del 1396: fu costruita per volere di Gian Galeazzo Visconti su desiderio della della moglie Caterina Visconti. Gian Galeazzo Visconti scelse di costruire la Certosa ai confini settentrionali del vasto parco visconteo (che si estendeva dal Castello visconteo di Pavia fino all'attuale Certosa) dove era solito andare a caccia. La Certosa occupa così una posizione strategica, a metà strada tra Milano, capitale del ducato, e Pavia, seconda città del ducato, dove era cresciuto il duca e dove aveva la sede la corte.
I lavori, però, si interruppero nel 1402 quando il duca morì, ma vennero ripresi nel 1412 con Filippo Maria Visconti. Nel 1451, l'architetto Giovanni Solari viene ufficialmente incaricato di costruire la Chiesa, che nel 1462 fu continuata dal figlio Guiniforte Solari. Nel 1473 i lavori erano terminati, anche se mancava ancora la facciata della Certosa.
La facciata fu costruita nel 1474 da Galeazzo Maria Sforza e la chiesa fu consacrata il 3 marzo 1497.
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